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Se riceviamo una bolletta in cui vengono fatturati consumi non veritieri, oppure fatture da due fornitori, o ancora fatture per utenze che abbiamo chiuso e/o volturato, possiamo contestarla.

Come? Avvalendoci degli strumenti messi a disposizione sia dai venditori che dall’Autorità dell’Energia.

Le fatture dell’energia e del gas possono contenere, alle volte, delle incongruenze o dei veri e propri dati errati. Prima di pagare, è bene controllare quello che ci è stato conteggiato per potere agire di conseguenza nei confronti della propria compagnia e, se necessario, contestare la bolletta.

Gli errori più frequenti sono consumi stimati non veritieri (che generano conguagli sproporzionati) oppure doppie fatturazioni, cioè fatture ricevute da due fornitori differenti per i consumi di una stessa competenza (in caso di passaggio a nuova compagnia).

Consumi Stimati nonostante Autolettura

Se avete comunicato la lettura del vostro contatore e il fornitore non l’ha considerata in fattura, si può procedere alla contestazione.

È bene sempre controllare che i consumi comunicati alla compagnia coincidano con quelli fatturati; quando questo non avviene è importante chiamare subito il call center del nostro fornitore e ufficializzare il reclamo. A nostra tutela può convenire anche inviare una copia scritta del suddetto per richiedere la correzione della fattura, che dovrà contenere le letture corrette.
Ma soprattutto, laddove non sono presenti contatori di ultima generazione, è vivamente consigliato di procedere con l’autolettura, seguendo le modalità suggerite in bolletta dal proprio fornitore.

Doppia Fatturazione

Se avete appena fatto il passaggio da un fornitore all’altro e ricevete fattura riferita allo stesso periodo da entrambi, allora anche in questo caso si deve procedere con un reclamo.

Il primo passo, in questa casistica particolare, è quello di contattare il call center del nostro nuovo fornitore e accertarsi che sia avvenuto il passaggio di fornitura del nostro punto. Se la risposta è affermativa si potrà contattare il call center della nostra vecchia compagnia e chiedere l’annullamento della fattura sopracitata.

Se invece il passaggio non fosse andato a buon fine, occorrerà inoltrare la segnalazione direttamente al nuovo fornitore, per richiedere la cancellazione della fattura emessa.

La conciliazione

Se non si ritiene sufficiente la risposta data o questa non perviene affatto, prima di ricorrere in via giudiziale, l’Autorità ha predisposto uno strumento di Conciliazione gratuito a tutela del consumatore, reperibile sul sito dello Sportello del Consumatore. La procedura avviene con l’ausilio di un soggetto terzo posto a tutela delle parti.

Avviare un contenzioso con la propria compagnia di fornitura può essere spiacevole, ma talvolta necessario. Se c’è il timore fondato di perdersi nella procedura, è bene affidarsi ad un soggetto terzo competente che possa aiutare a gestire la pratica e a risolvere la contestazione.