Annunciato l’aumento degli oneri di sistema nel 2019. Quanto inciderà sulle nostre tasche?
Con l’approssimarsi della fine del mercato di tutela, giungono ancora notizie poco rassicuranti sul fronte dei prezzi. Oltre al problema degli oneri di socializzazione, che in parte ha provocato allarmismi privi di fondamento, (ved. Nostro precedente articolo), c’è da valutare bene l’impatto che potrà avere la riforma degli oneri di sistema, cioè quella parte di tassazione destinata al raggiungimento di alcuni obiettivi di interesse collettivo (come ad esempio gli incentivi alle fonti di energia rinnovabile).
Troveremo una nuova tassa in bolletta come il canone RAI?
Il rincaro, stando alle prime stime, inciderebbe solo in parte (si parla di un 9%) perché i cosiddetti oneri di sistema pesano solo un quinto sul totale, come dimostrano i dati messi a disposizione da ARERA.
Chi riguarderà l’aumento?
Sempre stando alle disposizioni contenute nell’ultima riforma delle tariffe, questa maggiorazione si presenterà a 22 milioni di Italiani.
Tra questi, i non residenti già pagano la maggiorazione promossa dalle disposizioni varate nel 2017, mentre i residenti con alti consumi sono entrati nel nuovo regime a partire da gennaio di quest’anno. Il 2019 invece sarà la deadline per i residenti con bassi consumi.
Per approfondire: quali sono le ragioni dell’aumento?
Il motivo va sostanzialmente ricercato in una direttiva comunitaria, che impone il rifinanziamento degli impianti fotovoltaici. Quindi il governo richiede “un sacrificio” agli italiani per sostenere una politica più verde. L’altro destinatario di questi benefici è la filiera delle cosiddette aziende energivore, che già godono già di tali agevolazioni.
Come contenere gli aumenti?
Per la parte degli oneri, il consumatore finale non può prendere iniziative per aggirare i rincari.
Ma il costo della materia prima è variabile, quindi può controllare il prezzo della materia energetica. Se ritiene di spendere troppo, può valutare di cambiare fornitore e beneficiare dei molteplici vantaggi di un mercato libero.
Se il cambio fornitura può spaventare, perché la procedura viene percepita ancora come lunga e complessa, basta affidarsi ad esperti del settore, che aiutano e guidano ad una scelta consapevole del risparmio.